Furti in farmacia, come difendersi

di Gruppo ITL

È una delle categorie commerciali maggiormente presa d’assalto da furti e rapine al punto che, in passato, si è spesso dibattuto anche in Senato sull’opportunità di dar vita ad una legge apposita per difendere la categoria. Le farmacie sono da sempre una meta molto ambita per rapine, furti, tentativi di intrusione.
Un trend negativo che riguarda soprattutto alcune regioni, più nello specifico Lombardia e Lazio, rispettivamente prima e seconda regione in questa particolare classifica non certamente edificante.
I tanti furti riferiti alle farmacie non riguardano soltanto il tentativo di accaparrarsi i soldi eventualmente presenti in cassa, come si potrebbe immaginare: secondo quanto riportato da Federfarma, associazione di categoria, infatti, soprattutto le intrusioni nelle ore notturne avrebbero un’altra finalità.

Le intrusioni notturne in farmacia

Ci si riferisce al fenomeno del riciclaggio di medicinali, che è avvertito in modo particolare in alcune aree del paese e che, sempre secondo i dati, avrebbe alle spalle un discorso molto più ampio legato a effettuati su commissione ed effettuati di notte da professionisti.
Un’ulteriore criticità che mette in risalto, ancora una volta, la necessitò di rivolgersi ad un sistema di antifurto efficace nel caso in cui si fosse proprietari di una farmacia. Si parla come detto di due questioni differenti: le rapine durante le ore di apertura dell’attività commerciale e i tentativi di intrusione notturna quando non c’è controllo all’interno. Come difendersi?

Come difendersi da intrusione nella propria farmacia

Nel primo caso, quindi rapine durante le ore di apertura al pubblico, quello che può essere utile è installare un impianto di videosorveglianza, come ormai tutte le farmacie tendono a fare, possibilmente legato ad una chiamata alla centrale operativa, o in alternativa ad un istituto di vigilanza privata. In questo modo si può contare anche su un deterrente che, si spera, possa fungere da argine ai tentativi di intrusione nelle ore del giorno.
Di notte, quando la farmacia è chiusa e si assiste ad un altro tipo di reato, quello teso a rubare farmaci da reimmettere poi sul mercato parallelo, è bene tenere la propria farmacia il più possibile al sicuro con un sistema di allarme efficiente, possibilmente anti jammer, quindi con funzione avanzata per segnalare subito un eventuale tentativo di manomissione.
Potrebbe essere utile valutare poi integrazione di un nebbiogeno, ovvero di un sistema che va a spargere nebbia in tutto il locale una volta entrato in funzione tramite la centralina, così da bloccare i ladri non facendo loro trovare l’uscita; mentre è certamente utile avere l’impianto

Cosa non si può vendere in farmacia?

In farmacia, ci sono alcune restrizioni su ciò che non può essere venduto. Queste restrizioni variano a seconda della legislazione locale, ma in generale includono:

Prodotti non regolamentati o non approvati: Farmaci non approvati dalle autorità sanitarie locali non possono essere venduti in farmacia.

Sostanze illegali: Qualsiasi droga o sostanza illegale non può essere venduta in farmacia.

Alcuni tipi di alimenti: Sebbene alcune farmacie possano vendere integratori alimentari e alimenti specializzati, generalmente non vendono cibi convenzionali come quelli trovati nei supermercati.

Prodotti non correlati alla salute: Articoli che non sono correlati alla salute o al benessere, come abbigliamento casual, elettronica, giocattoli, ecc., non sono di solito venduti in farmacia.

Prescrizioni senza autorizzazione: Farmaci che richiedono una prescrizione non possono essere venduti senza la presentazione di una prescrizione valida da parte di un medico.

Alcol e tabacco: Prodotti come alcol e tabacco non sono generalmente venduti in farmacia, poiché non sono considerati prodotti per la salute.

Armi e munizioni: Non sono venduti in farmacia.

È importante notare che queste sono linee guida generali e possono variare in base alla legislazione specifica del paese o della regione. Inoltre, alcune farmacie, specialmente quelle online, potrebbero avere linee guida diverse per i prodotti che possono vendere.

Cosa si può vendere in farmacia?

In farmacia si possono vendere diversi tipi di prodotti, generalmente legati alla salute e al benessere. Ecco alcuni esempi:

Farmaci da Banco (OTC): Questi includono medicinali che non richiedono prescrizione medica per malattie minori come raffreddore, mal di testa, dolori muscolari, allergie, ecc.

Prodotti Prescritti: Farmaci che richiedono una prescrizione medica. Questi possono includere trattamenti per condizioni croniche o gravi.

Integratori Alimentari: Vitamine, minerali, integratori a base di erbe e altri prodotti per integrare la dieta.

Prodotti Dermatologici: Creme, lozioni e altri prodotti per la cura della pelle, compresi quelli per condizioni specifiche come eczema o acne.

Prodotti per la Salute Sessuale e Riproduttiva: Contraccettivi, test di gravidanza, prodotti per la salute sessuale.

Articoli di Primo Soccorso: Bendaggi, disinfettanti, cerotti, e altri prodotti per il trattamento di ferite minori.

Prodotti per la Salute Orale: Spazzolini, dentifricio, collutorio, filo interdentale, e altri prodotti per l’igiene orale.

Prodotti per l’Infanzia: Latte in formula, pannolini, creme per il cambio, e altri articoli per neonati e bambini.

Dispositivi Medici e Ausili: Come misuratori di pressione, termometri, inalatori per l’asma, e ausili per anziani o persone con disabilità.

Prodotti per il Controllo del Peso e Nutrizionali: Sostituti del pasto, integratori per il controllo del peso.

Prodotti per il Benessere Generale: Come tisane, prodotti per il relax e il sonno.

Prodotti Oftalmici: Gocce per gli occhi, soluzioni per lenti a contatto.

Articoli di Igiene Personale: Saponi, shampoo, prodotti per l’igiene femminile, deodoranti.

Questo elenco non è esaustivo e varia in base alle leggi locali e alle politiche della farmacia. Inoltre, alcune farmacie possono offrire servizi aggiuntivi come consulenza sanitaria, vaccinazioni, o screening per determinate condizioni.

Quanto costa aprire una piccola farmacia?

L’apertura di una piccola farmacia richiede un investimento significativo, la cui entità può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la posizione geografica, le dimensioni del negozio, il livello di ristrutturazione necessario, le scorte iniziali di prodotti e le spese operative. Ecco una ripartizione approssimativa dei costi:

Affitto o Acquisto del Locale: Il costo dell’immobile varia notevolmente a seconda della località. In una zona urbana, l’affitto o il costo di acquisto saranno generalmente più alti rispetto a una zona rurale.

Ristrutturazione e Arredamento: La trasformazione di uno spazio in una farmacia funzionale può richiedere una ristrutturazione significativa, oltre all’acquisto di scaffalature, banconi, sistemi di sicurezza e insegne.

Scorte Iniziali: Il costo delle scorte iniziali dipenderà dall’ampiezza dell’assortimento che si desidera offrire. È necessario avere una varietà di prodotti farmaceutici, integratori, prodotti per la salute e per l’igiene personale.

Licenze e Assicurazioni: Ci sono spese per ottenere le licenze necessarie per gestire una farmacia e per le assicurazioni commerciali.

Sistemi Informatici e Software: Sistemi di gestione dell’inventario, software per la gestione delle prescrizioni e sistemi di cassa.

Marketing e Pubblicità: Per attirare clienti, sarà necessario investire in marketing e pubblicità, soprattutto all’inizio.

Costi Operativi: Questi includono stipendi del personale, utenze, servizi di pulizia e manutenzione.

Capitale di Riserva: È importante avere un capitale di riserva per coprire le spese correnti nei primi mesi di attività, quando le vendite potrebbero non essere ancora ottimali.

A causa di queste variabili, il costo totale per avviare una piccola farmacia può variare ampiamente. In generale, si potrebbe aspettare di investire da diverse decine di migliaia a svariati centinaia di migliaia di euro. È sempre consigliabile fare una pianificazione finanziaria dettagliata e, se necessario, consultare un esperto di finanza aziendale per una stima più precisa e personalizzata.

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