Allarmi ed antifurti: prevenzione è la parola d’ordine

Quanto è pericoloso affidarsi ad un luogo comune?

Il luogo comune, per antonomasia, è quella credenza, tramandata per sentito dire, che induce a credere a presunte verità solo perché “si dice in giro che, l’ha detto la televisione, si è sempre fatto così”.

Oltre ad essere un atteggiamento che preclude la possibilità di migliorare, inibisce la curiosità verso il nuovo, verso il progresso, ostacolando la crescita, in molti casi può arrivare a diventare addirittura pericoloso.

Prendiamo in esame, ad esempio, la questione legata agli antifurti ed ai sistemi di allarme all’interno della propria abitazione. Una faccenda molto seria, se si pensa che in gioco c’è la sicurezza (e in molti casi, anche la vita) dei nostri cari, degli affetti più vicini, dei nostri amati animali domestici.

I luoghi comuni in fatto di sicurezza sono i più disparati: abito in una zona tranquilla dove non succede mai nulla; sono all’ottavo piano ed ho il portone blindato; ho i serramenti a tutte le finestre; ho il sonno molto leggero, dovesse accadere qualcosa mi sveglierei immediatamente; non ho oggetti di valore in casa, non temo intrusioni.

Questa una piccola carrellata degli stereotipi che potrebbero farci incappare in spiacevoli esperienze!

Allarmi ed antifurti: prevenzione è la parola d’ordine

In ognuno dei cliché sopra elencati, il comune denominatore rimane la superficialità. Dovuta alla leggerezza, all’ingenuità, alla buona fede, ma comunque superficialità. Per ognuno dei cliché sopra elencati, la prevenzione rappresenta la soluzione migliore per andare a scardinare vecchie e dannose credenze.

Una zona, un quartiere, una città, un paese, sono luoghi tranquilli fino al giorno in cui non accade qualcosa di spiacevole. E questo, ahimè, non è preventivabile in nessun caso. Per quanto ci si voglia affidare alle statistiche, la vulnerabilità dei comportamenti delle persone rimane sempre una variabile incognita. L’installazione di un allarme fa si che, a campione, il protagonista del primo, o del raro, evento spiacevole di un determinato luogo non sia io!

Abitare in un condominio ad un piano molto elevato ed esser forniti di portone blindato, purtroppo, non sono condizioni che ci tutelano. Raramente le effrazioni avvengono con intrusione dalla porta d’entrata principale: i malintenzionati prediligono sempre soluzioni secondarie. E, chi è fortemente determinato nel compiere un furto o uno scasso, non si fa certo scoraggiare dall’altezza, che, anzi, può diventare un fattore del tutto secondario se a favorire l’accesso al nostro appartamento sono presenti balconi, verande e tettoie: all’occorrenza, ottimi supporti di scalata!

L’antifurto

Un antifurto domestico, magari con rilevatori di movimento perimetrali, rappresenta in questo caso la scelta migliore.

Serramenti e inferriate, allo stesso modo, non ci tengono al riparo da pericoli esterni. Specialmente nei periodi in cui le città sono particolarmente vuote (vedi l’estate, il periodo delle festività natalizie, in corrispondenza di una ricorrenza o di un ponte), non è insolito sapere di grate tagliate e demolite con i mezzi più fantasiosi, complice l’assenza di persone nei paraggi.

Un sistema di allarme inibisce il tentativo dell’atto sul nascere, in quanto, prima ancora che entrino in funzione determinati, sofisticati meccanismi, la semplice presenza dell’antifurto sonoro mette in fuga qualsiasi malintenzionato.

Avere il sonno molto leggero, e credere che ciò possa metterci al riparo dall’incappare in scomode situazioni, è una convinzione che ci espone a gravi rischi. Innanzitutto perché il nostro risveglio potrebbe verificarsi quando ormai gli estranei si sono introdotti in casa. Secondo poi, chi è avvezzo a tali pratiche, conosce molto bene i modi con cui “favorire” il sonno dei malcapitati inquilini, uno fra tutti l’utilizzo di cloroformio.

L’obiettivo diventa prevenire e non fronteggiare! E l’unico rimedio possibile è l’utilizzo di un antifurto, sia da esterno che da interno.

L’ultimo luogo comune al quale va prestata attenzione è quello di sentirsi immuni da furti e rapine per la semplice ragione secondo cui “in casa non ci sono oggetti di valore”. A sapere effettivamente cosa la nostra abitazione contiene, siamo di fatto solo noi! Un malvivente potrebbe essere semplicemente attratto e stimolato dalla facilità di accesso con cui la nostra abitazione si presenta. E, per di più, una volta all’interno, potrebbe lasciarsi andare ad atti vandalici, proprio per la frustrazione di non aver trovato nulla di proprio gradimento.

Un allarme dotato, ad esempio, di circuito chiuso videosorveglianza, oltre a interdire sul nascere ogni tentativo di intrusione, può fornire valide basi per l’individuazione di ladri.

La sicurezza non è un gioco d’azzardo. Va pianificata con i giusti mezzi e secondo determinati canoni. E l’installazione di un antifurto, rimane sempre un’ottima base dalla quale partire.

Condividi questo contenuto