Furto con scasso, cosa prevede la legge
Quando si decide di installare un impianto di allarme per la casa lo si fa per mettere al sicuro la propria abitazione e per evitare eventuali intrusioni da parte di malintenzionati. Per entrare in un luogo privato, un ladro deve necessariamente compiere una serie di azioni illecite che vanno dalla violazione di domicilio al furto (se si riesce a portare a termine l’operazione) con scasso.
In particolare è quest’ultima la fattispecie di reato più comune nonché quella che può avere le problematiche maggiori in termini di legge e relative pene comminate: vediamo nel dettaglio quali sono le conseguenze previste a livello legale per i reati di furto con scasso in abitazione, quindi capiamo meglio cosa rischia un ladro che si introduca in una casa privata.
Il reato di furto con scasso, quando si configura
Il reato di furto è uno dei più antichi, da sempre esistito, sostanzialmente da quando esiste l’uomo: questo tuttavia può avere varie configurazioni ed aggravanti, proprio come nel caso del furto con scasso. Quest’ultimo rientra nei cosiddetti casi di furto aggravato: si configura quando il ladro, per arrivare al raggiungimento del proprio obiettivo, va a particolare un atto di forza al fine di rubare.
L’esempio per antonomasia di furto con scasso è dato dall’effrazione di porte o finestre, fattispecie nella quale in molti si saranno ritrovati, loro malgrado, a seguito di un tentativo di furto in abitazione da parte di ladri. L’atto di violenza deve quindi essere compiuto sul bene di cui si intende impossessarsi ma anche su altri elementi.
Cosa prevede la legge
Quando si parla di furto con scasso ci si riferisce quasi sempre al tentativo di effrazione di porte o finestre di casa (o di qualsiasi altro luogo chiuso) per accedere, malgrado il fatto che in questa definizione potrebbe rientrare, ad esempio, anche l’atto di forzare una semplice cassetta di sicurezza.
Il reato di furto con scasso tende ad essere riferimento comunemente al ladro che tenta di accedere ad una abitazione e che, per fare questo, va a scassinare porte, finestre, grate ecc… si tratta di un reato procedibile d’ufficio, quindi è sufficiente una semplice denuncia da parte di chi abbia subìto il furto (o tentativo) ma anche da parte di un terzo.
In termini concreti il furto con scasso è considerato una fattispecie di furto aggravato, quindi punito con una pena più severa rispetto al semplice furto; la reclusione va dai 3 ai 6 anni, pena che può aumentare dai 4 ai 10 se concorrono circostanze aggravanti.